Grande Boxe sotto le stelle a Colle S. Magno

di Luigi Capogna
Nella Ciociaria, come del resto in quasi tutta l’Italia, in questo periodo si muore di caldo, un caldo afoso altamente inquinato dall’aria irrespirabile dalle polveri sottili che si sprigionano dai vari siti che le cronache ogni tanto riportano con titoli cubitali all’opinione pubblica ma gli organi istituzionali spesso non recepiscono e non rimediano opportunamente per il rispetto delle soglie di allerta. E’ un caldo che toglie energia e lucidità ma non frena la caparbietà e la volontà di organizzare molte interessantissime riunioni pugilistiche come quella che si svolgerà per venerdì 19 luglio con inizio alle ore 20,30 a Colle S. Magno nell’accogliente piazza Umberto 1° che fu eretta nel 1928 con la costruzione dell’acquedotto comunale che addusse l’acqua dalla località Forma. Sarà una splendida manifestazione pugilistica che richiamerà il pubblico delle grandi occasioni anche per ammirare e gustare quella rilassante atmosfera che si respira a pieni polmoni in tutto il paese ricco di storia e di tradizioni secolari le cui origini sono testimoniate da una vecchia pergamena datata 03.02.1438 che parla di un monaco cassinese tale Fra Giovanni d’Ungheria scelto dal priore Enrico dell’abazia di Montecassino quale rettore di una comunità organizzata in “Universitas Collis S. Magni” rispondente all’attuale sito di Colle S. Magno che si era popolata molto per la vicinanza con la vetta del Monte Asprano dove era il castello con il borgo medioevale. Nei secoli successivi ha subìto molte trasformazioni tipiche dei piccoli agglomerati soprattutto per atti di vandalismo, irruzioni, saccheggi oltre alle drammatiche vicende dell’ultimo conflitto mondiale che si possono riviveree nelle sei sale espositive del locale “Museo vivo della Memoria” con le testimonianze in video, in audio e molti cimeli donati dalla popolazione per rivivere il dramma vissuto da tutto il territorio.
Ma il popolo di Colle S. Magno detto “collacciano ” si è sempre dimostrato tremendamente testardo e determinato ritrovandosi dopo ogni tragedia più forte di prima; è stato ed è rimasto laborioso e molto attivo, cocciutamente ancorato ad un concetto maniacale della morale forse non in linea con i tempi, ma profondamente radicato dentro e ricercato insistentemente nella vita di tutti i giorni.
L’attuale centro storico ne è l’emblema con le antichissime costruzioni , la torre mediovale e la chiesa di S. Magno. Di notevole interesse non solo naturalistico ma soprattutto storico sono il sito: le “Iannole” un antico rifugio di briganti, la località “La Cisternola” con il suggestivo laghetto stagionale,“Le Settare”con il monumentale castagneto millenario, il rifugio Pozzacone in posizione strategica per raggiungere le varie cime di Monte Cairo, Monte Obachelle, Cimarone del Villaneto, Monte Occhio, Pizzo di Marro e Monte Boltieri.
L’area del recente sviluppo urbanistico è sull’amena collina di Marrone e guarda di là Monte Cairo e di qua Monte Asprano, sul cui dorso Cantalupo sembra continuare il lungo sonno della sua storia, ancor fermo al giorno in cui sulla terra ignuda si addormentò il candido suo figlio, l’eremita Buono, profeta della nascita di S. Tommaso, i cui resti sono conservati nella chiesa parrocchiale di S. Magno.
Una ricchezza naturale è data dai vari boschi di leccio, di faggio, di querce e di cerro che adornano tutto il territorio e grazie a questa abbondanza è stato, fino a quando non è arrivato il gas, il paese di carbonai che producevano carbone con la carbonizzazione della legna. Anche il sottosuolo ha una sua caratteristica: è ricco di asfalto. A pochi chilometri dal centro si trova una miniera d’asfalto non più attiva dall’ultima guerra. Questa grande risorsa fu sfruttata dalla seconda metà del 1800. Un’altra immensa risorsa fino a dopo l’ultima guerra è stato il commercio della neve. La neve raccolta in profondi pozzi e fosse appositamente preparate, una volta ghiacciata, veniva lavorata in colonne di ghiaccio che rappresentava a quei tempi l’unico mezzo per conservare cibi e bevande.
Questo appuntamento con la boxe, da non mancare assolutamente, è stato sostenuto e voluto dal Sindaco Dott. Antonio Di Adamo, il consigliere Antonio Di Nota, l’assessore Pietro Cambone con tutta l’Amministrazione Comunale, la Comunità Montana “Valle del Liri” di Arce in persona del Presidente Ing. Gianluca Quadrini che hanno unito le loro energie sotto l’egida della Federazione Italiana Pugilato e dell’Unione Pugilistica provincia di Frosinone con il coordinamento tecnico e logistico della palestra “G.S. Training Cassino” del maestro Giuseppe Tucciarone per un cartellone di boxe olimpica imperniata su alcuni dei nostri migliori prodotti pugilistici degli ultimi anni opposti a pugili dell’Abruzzo e Molise per un Interregionale tecnicamente di prim’ordine.
In dettaglio si svolgeranno ben nove incontri con una nutrita presenza di ragazzi del territorio tra cui il peso medio Andrea Miele della “G.S. Training” contro Bruno Leonessi della “Boxe Molise”, Andrea Cimini della “Pugilistica Ciociara” opposto all’avezzanese Andrea De Simone, Matteo Pompili contro Michael Boagnon della “De Clemente”, il peso welter Guerrino Spada con Cristian Sallese, i pesi massimi cassinati Pierluigi De Pasquale ed Alehandro D’Agostino opposti rispettivamente a Federico La Selva e ad Antonio Vitale entrambi del “Boxe Molise”. L’unico derby in programma vedrà sul quadrato per i pesi welter l’emergente Alessandro Ardovini della “D. Tiberia” opposto al gioiellino della palestra “Boxe Frosinone” il bravo Piersilvio Cialone
La serata verrà annunciata dal famoso Valerio La Manna la “voce del ring” per antonomasia ormai parte integrante del progetto dell’Unione Pugilistica della Provincia di Frosinone; è lui che nella quasi totalità delle riunioni, con la sua maestria gestisce le entrate, scandisce i tempi e rende l’atmosfera piacevolmente magica. E’ un personaggio di levatura internazionale con innumerevoli presenze nei più rilevanti eventi pugilistici trasmessi dalle più importanti reti televisive che ne testimoniano la professionalità e la indiscussa bravura. La sua presenza impreziosisce sicuramente ancor di più una grande serata di sport che sarebbe un peccato perdere.
Nella pausa di metà serata, durante le premiazioni delle varie personalità presenti, Donato Rivieccio, “il menestrello cassinese”, canterà l’inno a Colle S. Magno, una sua originalissima canzone scritta e arrangiata appositamente per questo importante avvenimento pugilistico.
Il Sindaco di Colle S. Magno all’unisono con tutti gli Amministratori Comunali ci ha esternato la sua soddisfazione e ha dichiarato: ”Sono sinceramente convinto che questa prima manifestazione pugilistica nel nostro centro sia un giusto vettore per propagandare le nostre tradizioni, la nostra cultura, il dialetto e i resti di civiltà sepolte dalla notte dei tempi e che questi elementi insieme a tutti i valori della boxe arricchiscono ancor di più il nostro territorio e diventano un elemento di vita, di creatività, di fantasia, di talento, di arte pura come la boxe, non a caso, conosciuta in tutto il mondo come la “noble art”.

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